Nomadi digitali, quando arrivano il valore delle case s’impenna
Una nuova tipologia di viaggiatori muniti di laptop sta trasformandole più belle città d’Europa, determinando la necessità di una maggiore regolamentazione e una rivalutazione della mobilità globale.

I residenti delle città costiere, come Barcellona, Venezia e Lisbona, stanno avendo difficoltà con l’afflusso dei nomadi digitali, che ha comportato un aumento dei prezzi delle abitazioni e, secondo alcuni, un’erosione del carattere locale. Anche se i sostenitori affermano che i nuovi arrivati sono sinonimo di attività economica e nuove idee, alcuni si lamentano dei cambiamenti che impattano sulle loro città. A dirlo è l’ultimo Wealth report pubblicato dalla società immobiliare inglese Knight Frank.
Sergio Rebelo, professore alla Northwestern University negli Stati Uniti, nota che città come Lisbona affrontano la sfida di accogliere i nuovi residenti preservando al contempo il proprio carattere. Durante la pandemia, i governi si sono contesi l’accoglienza dei nomadi digitali, che creano lavoro e attività economica, ma possono anche comportare un aumento dei prezzi immobiliari. Rebelo suggerisce la necessità di ripianificare le città per porre i luoghi di lavoro più vicino alle zone residenziali, citando Parigi come modello. Nel XIX secolo, Parigi è stata riprogettata per creare un centro città che puntava sul divertimento e costruire periferie in cui vivere e lavorare in tutta comodità. I governi europei potrebbero introdurre delle politiche per trasformare gli edifici per uffici in abitazioni e incoraggiare le aziende a spostare gli uffici più vicini ai luoghi in cui abitano i loro dipendenti. Rebelo ritiene che un beneficio a breve termine potrebbe essere rappresentato dal tassare le plusvalenze sulle vendite di immobili.
I governi hanno provato vari metodi per compensare l’impatto dei residenti stranieri, come aumentare l’offerta di alloggi e implementare disposizioni sulle proprietà di immobili da parte di stranieri. Portogallo, Spagna e Thailandia hanno attuato politiche più severe sui nomadi digitali, mentre Paesi come Canada, Australia, Nuova Zelanda, Svizzera e Danimarca hanno limitato il possesso di immobili da parte di stranieri. Altri hanno introdotto commissioni al fine di regolare i flussi dei turisti, tra cui le tasse di arrivo e partenza, le imposte giornaliere e le spese di soggiorno. Tuttavia, i dati suggeriscono che tali misure hanno avuto finora un impatto minimo.
Leggi anche
Milano, prezzi delle case in aumento di quasi un 5%
A Milano i prezzi continuano a crescere. In centro città negli ultimi sei mesi del 2024 si è segnato un +4,7%.
continua a leggereAste immobiliari in corso
-
Appartamento, CASCINA#1030390308BASE D'ASTA
519.000 € -
Albergo, UDINE#1030389702BASE D'ASTA
2.320.000 € -