04 Aprile 2018
Città, in 4 anni ecco quelle che hanno sedotto più investitori
Dal 2013 al 2017 quali sono le città che hanno attratto di più gli investitori? Il gruppo Tecnocasa, basandosi sui dati acquisiti attraverso la propria rete di agenzie, ha esaminato il mercato immobiliare nei principali capoluoghi e ha stilato una classifica. La riportiamo qui sotto.
- Napoli è stata la città dove gli acquisti per investimento, negli ultimi quattro anni, sono arrivati a valere di più: il 41% del totale. Nel 2013 erano il 28%. Tra i motivi principali c’è la bellezza del capoluogo campano che attrae ogni anno migliaia di turisti. E il ribasso dei prezzi in alcuni quartieri della città. Le zone centrali sono quelle che, un po’ in tutte le metropoli analizzate, suscitano maggior interesse. A Napoli, qui si concentrano il 68,5% degli acquisti di abitazioni da mettere a reddito, spesso destinandole a B&B.
- Verona è la seconda città che più seduce: gli acquisti di immobili da mettere a reddito sono raddoppiati passando dal 16% al 34%. È il centro città a piacere di più (49%), in particolare, di coloro che desiderano entrare nel business turistico ricettivo creando case vacanza e B&B. A seguire la macroarea di Borgo Roma-Golosine (29%) i cui prezzi contenuti consentono di acquistare bilocali a 70-80 mila euro e di metterli a reddito a 400-500 euro al mese.
- A Firenze una casa su tre si acquista per investimento (33%). Nel 2013 era il 28% del totale. Addirittura, nelle zone centrali sono di tale natura il 94% degli acquisti. Gli immobili posizionati nel centro di Firenze, così come quelli del centro di Milano, hanno perso poco valore durante la crisi immobiliare (-8%). La seconda macroarea maggiormente apprezzata dagli investitori è quella di Novoli-Careggi (34,5%) per la presenza delle facoltà universitarie, del Tribunale, di aziende importanti (Nuovo Pignone) e dell’Ospedale di Careggi.
- A Milano, dal 2013 al 2017, le transazioni di abitazioni da mettere a reddito sono passate dal 18% al 29%. Le percentuali più elevate di acquisti di questo tipo si registrano in centro (48%) e nelle aree di Lodi-Corsica (36%), Stazione Centrale-Gioia-Fulvio Testi (35%), Navigli-Famagosta (34%). La zona centrale di Milano è sempre stata decisamente appetibile. È una di quelle che, da quando ha avuto inizio la crisi del mattone, ha perso meno valore (-5,3%).
- A Roma l’acquisto di immobili ad uso investimento è passato dal 16 al 19%. Una delle zone più richieste è Prati-Francia (41%) che si sviluppa intorno al Vaticano, al Palazzo di Giustizia, alla sede della Rai e all’Università della Lumsa, tutti importanti poli di attrazione sia per affitti a lavoratori fuori sede sia a turisti. A seguire il centro con il 35% delle compravendite (qui spesso si acquista per realizzare casa vacanza e B&B) e la macroarea Policlinico-Pietralata (23%) che richiama studenti delle università Sapienza e Luiss.
- Anche a Palermo gli acquisti per investimento sono cresciuti passando da 24% a 29%, tra il 2013 al 2017. In centro si concentra il 48% degli acquisti con questa finalità seguito da Università-Brancaccio con il 30% e dalla macroarea Fiera con il 23%. Il cuore della città, negli ultimi anni, ha visto una crescita degli acquisti per immobili da mettere a reddito destinati a casa vacanza o B&B acquistati non solo da siciliani ma anche da persone provenienti da altre province siciliane e italiane e, negli ultimi tempi anche stranieri (Europa dell’est, Scandinavia, Francia, Germania, e ora anche cinesi) che amano trascorrere a Palermo alcuni mesi dell’anno oppure desiderano realizzare B&B (trend in aumento).
- A Torino, negli ultimi quattro anni, gli acquisti per investimento son cresciuti passando da 21% a 27%. La zona Centro – San Salvario è quella che raccoglie la maggioranza delle transazioni di questo tipo (47%), seguita da quella di Francia – San Paolo (37%). Le zone centrali attirano gli investitori che qui acquistano piccoli tagli da mettere a reddito per studenti universitari, lavoratori e ora anche turisti.
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