Mercato immobiliare, in Spagna prezzi in crescita
Per acquistare casa bisogna scegliere il momento giusto. Secondo Tecnocasa chi ha comprato nel 1998 oggi ha un immobile rivalutato di quasi un 40 per cento. Chi lo ha fatto nel 2007 ha visto calare il valore del 38 per cento.
Stefania Aoi
Se in Italia i prezzi della casa nel secondo semestre del 2015 sono continuati a calare, la ripresa si sta invece facendo sentire in Spagna dove il valore degli immobili usati è cresciuto del 6 per cento, il maggiore registrato dal 2006. Oggi acquistare casa nella penisola iberica costa 1.560 euro al metro quadro. È quanto emerge dal XXII Rapporto sul mercato immobiliare elaborato dl Gruppo Tecnocasa in collaborazione con l'Università Pompeu Fabra (UPF) di Barcellona.
“Il mercato in quel paese è in una fase di crescita, dopo che dalla fine del 2006 c'è stato un calo complessivo in valore del 55 per cento", racconta il direttore del dipartimento di Analisi di Tecnocasa, Lázaro Cubero. Per chi vuole investire in quelle terre è dunque un buon momento, soprattutto se i prezzi continueranno ad aumentare. Siviglia è l'unica città con i valori rimasti stabili, mentre quella che vede la crescita più sostenuta è Barcellona con +8 per cento ed un prezzo al metro quadro pari a 2.217 euro. Seguono Madrid (+6 per cento, 1.697 euro) e Saragoza (+4 per cento, 1.046 euro).
Comprare casa al momento giusto conviene. “Chi ha acquistato un immobile nel 1998 in una grande città italiana – spiegano da Tecnocasa – nel primo semestre del 2015 aveva un’abitazione rivalutata del 39 per cento. A Roma il valore è cresciuto del 69,7 percento. A Napoli del 66 e a Milano del 58 per cento”. Il mercato ha invece attraversato una fase discendente dal 2007 al 2015 a livello nazionale, con una riduzione del valore degli immobili del 38 per cento. La città con le perdite peggiori è stata Bologna (-45,5 per cento). Gli immobili hanno ceduto meno a Milano (-27,2) e a Firenze (-29,6).
Anche chi ha investito, prima del 1998, nei capoluoghi di provincia più piccoli, o nell’hinterland di quelli più grandi, ci ha guadagnato. La rivalutazione è stata dell’8,3 per cento e del 19. “In queste realtà – afferma Tecnocasa - sull’onda del boom immobiliare, dalla fine degli anni Novanta agli inizi del 2000, molte nuove costruzioni sono state messe in cantiere e questo ha contribuito a calmierare i prezzi di mercato”.
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